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440 | predica quadragesimaquarta |
con lui, come tu vedi che si fa una cosa medesima el vino coll’acqua, e come méttare una gocciola di vino in mare, o come una luce in aria, che si fa una cosa medesima; e per la tanta abondanza che comprende de la bontà e sapienzia di Dio, viene al terzo, cioè anichilarsi: chè quando mira sè, vedendo l’Altissimo Idio, è uno nihil. Cosi dico che disse Davit per sancto Francesco: Inflammatum est cor meum, et renes mei commutati sunt; et ego ad nihilum redactus sum.
Elli si converrebbe che io vi dicesse questa canzone otto dì; ma s’io mai ci torno, otto dì ve ne darò piatanza.
Questi tre amori furo nell’anima di santo Francesco. El primo amore fu infiammato e infocato col fuoco di santo Antonio: però dice inflamatum. El sicondo amore fu trasformato in uno volere col volere di Dio, e ciò che faceva, faceva per Dio; il suo pensiero sempre era in Dio: et renes mei commutati sunt: per unione con Cristo. El terzo amore è consumato. Sai quando è amore consumato? Quando altri è come uno carbone che già fu legno, e per amore è arso sì, che è diventato uno carbone consumato. Et ego ad nihilum redactus sum. Detto amore che ebbe santo Francesco a Iesu Cristo vo’ parlare stamane per farvelo venire in divozione. Altentica è la sua vita e legenda, e così è tenuta da la santa Chiesa, e vòti dire cosa che tu non l’udisti mai. Dice santo Giovanni nel suo Apocalipsis al primo capitolo, vedendo il tempo di san Francesco: Vidi septem candelabra aurea, et in medio septem candelabrorum aureorum similem Filio hominis, vestitum podere, et praecinctum ad mamillas zona aurea. Caput autem eius et capilli erant candidi tamquam lana alba et tamquam nix et oculi eius tamquam flamma ignis, et pedes eius similes aurichalco, sicut in camino ardenti, et