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predica quadragesimaterza | 435 |
cognoscimento tu vedi tutto quello che è salute dell’anima tua però che molte cose paiono a noi che sieno buone, e che sia bene a farle e che sia volontà di Dio, che poi è tutto il contrario, e so’ cagione de la dannazione dell’anima: e però costoro ci fanno conosciare il bene dal male.
Le Virtù, so’ gli altri e quali aoperano in noi, che avendo noi il cognoscimento vero di quello che piace a Dio, e quello che è bene, c’inducono a mettarlo a operazione mettendoci nell’animo la tal cosa si vuol fare, e Elli si vole perdonare la ingiuria che tu ricevesti: volsi rendare pace, e non portare odio a criatura niuna, vuolsi dispregiare il mondo, e seguitare il volere di Dio: e così ti inducono a mettere in opera le buone volontà.
Le Dominazioni hanno grandissima signoria e buona per noi; i quali ci danno questo aiuto, che le buone volontà conosciute, e quelle aver vedute essere de la volontà di Dio, ci inducono in noi ferma deliberazione di non voler mai partirsi da esse, nè mai tirarsi a dietro. Questi so’ quelli, i quali ci riscaldano al bene operare.
L’ultima gerarchia, che so’ pure tre cori, ci danno un altro dono, che ci mandano uno splendore rilucente, dove l’anima si specchia raguardando per quello splendore e vede la volontà di Dio. E sono Troni, Cherubini e Serafini.
E Troni adoperano in noi, che noi ci mettiamo in contemplazione di Dio pensando l’altre1 cose de la sua potenzia; e la spelagata sua sapienza, per la quale si vede fatte tante mirabili cose, quante si vegono e umane
- ↑ Nei Codd. Pal. e Sen. 6: alte.