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[al popolo]corda: — Levate i cuori vostri a Dio e al- r alte considerazioni, — e elleno forse hanno il cuore al pignatte che elleno hanno a casa. L’altro è che bi- sogna avere el pensiero e la mente a premeditare le cose spirituali; e non sempre a le cose terrene. Que- sti che so^ in questa grazia, hanno compreso quel detto di Favolo: Nostra conversatio in coelis est: i — La nostra conversazione è in cielo. — E però si dilettano più ne le cose celestiali de lo spirito, che ne le cose sensuali de la carne. E da questo vieni a cognoscere il vero dal falso,, però che quando elli pensa 1’ avere auto il pensiero suo a le cose basse e vane, ne gli duole e ineresce, e per lo avenire si leva da essi, e atacasi al pensare le cose di- vine, però che queste truova essere più vere e più sicu- re e più perfette. Doh, vede dove io vo? Hai tu veduto donde venne el principio? Solo venne perchè elli udì la verità, cioè quello che piace a Dio,* per lo quale udire elli comprese che quello che aveva udito era vero, e ievossi da quelli che erano vani pensieri, e seguitò i veri. Poi venne, che si misse nel pensiero de le cose su- perne^ e poi cominciò a cognoscere queste cose spiri- tuali a intendarle. Quanta letizia ho io talvolta in me medesimo nel mio predicare 1 Qual credete voi che sia la cagione che talvolta io dico: — caccia via quel canel —o,iodiròchitocaqui!—Nonpensatecheilcanemi facci uno grande affanno a me per vederlo; ma io il fo I perchè voi siate spinati da quelle cose che vi possono noiare lo intelletto a non intendarmi, e che vi possono fare vagare la mente. E come la ’mente è così libera senza altro impedimento, ella m’ intende chè non mi perde mai. Ella ha aperto lo intelletto per modo che i Epistola ad Pkillppenses, cap. terzo, vers. 20.