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predica quadragesimaterza 423


fermo nell’onore e gloria di Dio. Da questo vieni al quarto, che diventi zelante ne le cose che so’ gloria di Dio, e non puoi sofferire cosa che sia contra all’onore suo. E da questo salti nell’ultimo, che tu ti contenti ne’ Comandamenti suoi più l’uno dì che l’altro, nè mai da essi ti vuoi partire, ma sempre seguitarli con fede e con purità. E così hai veduto dieci ordini e modi sopra al primo comandamento.

Hai tu posto mente a questo ordine? El primo fu udire, e per quello udire credesti. Dal crèdare ti venne il desiderio: fu anco meglio. El terzo, che invocasti l’aiutorio divino: meglio. Quarto, ti pentiste del mal fatto: anco fu meglio. Quinto, che tu t’astieni d’ogni male fare: anco è meglio. E avuti questi, e tu hai la fede dentro in te. Vieni agli altri cinque, anco migliori. Primo, tu aôpri la volontà di Dio: buonissimo. Sicondo, perseveri in essa volontà: anco è meglio. Terzo, stai saldo a non voler mai farli contra; meglio. Quarto, quando tu se’ qui al zelo di Dio, tu ti fai beffe d’ogni cosa mondana: quando tu odi che niuno usa la incanta, tu t’infiami per amore di Dio, scacciandolo; non potendo nè udire nè vedere, perchè elli tolle l’onore a Dio. E così giògni all’ultimo che è la dolcezza, chè ogni cosa ti pare dolce de’ fatti di Dio. E come vedi el primo Comandamento, cosi è il secondo. Che dice il sicondo Comandamento? Non assumes nomen Domini Dei tui in vanum1: — Non ricordare el nome di Dio invano. — Ogni volta che tu ricordi il nome di Dio invano, ogni volta el bastemmi; e però guardatene, e tu ti guarda di non ricordarlo. Come tu se’ insino a’ qui, che tu sai

  1. Esodo, cap. venti, vers. 7 Al qual cap. rimandiamo per tutte le citazioni del Decalogo, che seguono.