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422 | predica quadragesimaterza |
sere di quelli di Dio, li metterà in opera. Tu hai udito il primo comandamento, el quale dice, crede in uno Idio solamente. O servo di Dio, sècci?. Dice colui che è servo di Dio: — Io voglio solamente crèdare in lui e non voglio credare alli incanti nè a le fantasie: io voglio tenere quello che tiene la Santa Chiesa; s’io ho fatto per adietro cosa che sia contra a Dio o a la Chiesa, nol farò più. Non porro più el maio per calendi magio a l’uscio o a la finestra, e sappi che chi sel pone, pecca mortalmente.1 Se non credi a me, và cerca Agostino nel Dicreto, dicendo che questo è venuto da’ pagani e è cosa erronia e mortalissimo peccato. E così avendo il primo comandamento, e tu vieni al sicondo. El sicondo dissi che, come tu sai quello che Idio ti comanda, che tu ti proponga a farlo e a observarlo. Terzo, che sempre tu preghi Idio che ti dia grazia che tu gli metta in opra. Quarto, che tu ti penta del malfatto e del bene non fatto. Quinto, che tu t’astenga per lo avvenire di non fare contra al volere di Dio; e questi so’ i primi cinque: gli altri cinque.
El primo, che con operazione tu facci la volontà di Dio, e a questo sempre il tuo pensiero estia attento. E da questo tu vieni al sicondo, proponendoti d’oservarli sempre, nè mai da essi partirti, non andando dietro a li incanti ne a’ brevi, che dicono che chi il vede, non. è cieco: tu m’intendi bene.2 Da questo entri nel terzo, che tu ti fuggi da questi tali pensieri, ma sempre stai
- ↑ Antica e forse nelle nostre campagne non ancor del tutto dismessa usanza di collocare fuor delle finestre o sull’uscio di casa un mazzo di fiori campestri per calende di maggio a scongiurare infortuni dai campi o dalla famiglia; stregonerie che il Santo avversava con grande animo.
- ↑ Allusione a qualche stregoneria fatta in que’ giorni o con brevi o in altro modo, che doveva aver cagionato rumore tra ’l volgo.