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predica quadragesimaterza 417


altri cori, et sic de singulis tutti godono de loro propii e anco degli altri che e’ vegono che godono. E quanto più godono loro, più godono; e quanto più vegono godere gli altri, più ne godono: tutti godono del bene che vegono l’uno a l’altro. E questo vo’ che basti quanto a la prima parte principale, de la loro criazione, come Idio li fece et come lo’ dè il libero arbitrio; e come avendo’ aparechiato la grazia, chi la volse ricèvare l’ebbe, chi non la volse, non l’ebbe. E chi l’ebbe, gli fu confermata, e chi non l’ebbe, fu confermato in dannazione; e chi fu confermato in grazia, possiede la gloria, e chi non ebbe la grazia, possiede la pena etternale. Vede ora la siconda.

La siconda parte principale è della loro ministratione: Spiritus et ministros tuos. O fanciulli che state a l’abaco a imparare, imparate stamane e attendete de la ministrazione che gli Angioli fanno a Dio. Dice questa siconda: et ministros tuos: - E i ministri tuoi. - Guarda in Daniel profeta al vij cap., dove per albaco discrive li uffizî degli Angioli: Millia millium ministrabant ei, et decies millies centena millia adsistebant ei: cioè, - migliaia e milioni ministravano alla mensa di Iesu Cristo; e dieci migliaia e centonaia di migliaia stavano dinanzi a la sua mensa cortese. - El milione è mille migliaia. Io non ti posso se non con ingegno conduciare, che tu m’intenda.

Or fa’ ragione che e’ sia com’io ti dirò. Tre sono i nùmari de la gloria.

Primo nùmaro è lòngo.

Sicondo nùmaro è largo.

El terzo nùmaro è alto.

El primo nùmaro che è lòngo, si è dieci.

El sicondo che è largo, si è cento.

El terzo che è alto, si è mille.