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predica quadragesimaterza |
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albitrio di potere fare bene e male, come piaceva a lui; e se elli pecava, doveva incarnare, e se non pecava, anco doveva incarnare: in ogni modo doveva incarnare. Del morire non dico così; che se Adamo non avesse pecato, non bisognava che Cristo morisse: se pecava, bisognava la sua morte. Elli fece Adamo, e dielli el libero arbitrio: col comandamento non si seppe mantenere: cascò in disubidienzia, e fu di bisogno la sua incarnazione per quella disubidienzia; e fu di bisogno anco che egli morisse, per la qual morte doveva tanto meritare, che quel merito si distendesse per insino a la salute delli Angioli. E però fu che dice, che elli volendosi umiliare al Figliuolo di Dio in carne, vennero a prevenire a’ meriti della morte sua: che come videro che, se bisognava, Iesu voleva morire per loro, così loro si missero a volere morire per lui, se bisognasse, e però si missero ne la battaglia. E come Idio si misse a volere morire per salvare gli Angioli, così si misse per la salute dell’uomo, che voleva diventare giusto; chè l’uomo giusto che si vuole salvare, ha quello medesimo nel grado suo, che ebbe l’Angiolo nel suo. L’Angiolo si misse a la morte per amore di Iesu così l’uomo si de’ méttere a la morte per l’amore di Iesu. Quando Idio vidde tanto amore èssarli portato da la natura angelica, pòrse l’ardore de la sua carità inverso loro tanto grande, che tutti inebriaro del sangue suo santissimo, nel quale trovarono1 somma vittoria. El quale sangue non è sparto ancora, ma nella sua volontà, se bisognasse; che come per ciascuno angiolo si sarebbe Iesu messo a la morte, così per ciascuno omo aveva desiderio di
- ↑ Il Cod. Sen. 4, trovavano.