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lo, cioè di lesu incarnato, per li meriti del suo sangue, e per la parola de’ suoi testimoni, cioè de le parole che disse in croce; e non amarono V anime loro insirio a la morte, cioè che si disposero di morire per lesu, se bi- sognasse. Per la qual cosa rallegransi e godono i cieli e chi abita in essi. — Dove vediamo qui la loro esulta- zione * e i loro gaudii, e’quali so’tre: Primo, propter sanguinem Agni Sìeoudo^ propter verìmm testimonii sui. Terzo, et non dilexerunt animas suas usque ad mortem. Doh, non dormire, donna: so’ queste cose da dor- mire? Dico che gli angioli si ralegravano, perchè eliino ave- vano vinta la battaglia e avevano anta la gloria per la virtù del sangue dell’ Agnello, cioè di lesu. 0 come può essere questo, che elli non era anco morto nè incarnato, e costoro dicono che hanno vènto per la virtù del san- gue suo? Oh, e’ non è ^ anco stato fatto Adamo, come può questo èssare? Udiràlo più giù. Ma vediamo uno bello dubbio: se Adamo non avesse pecato, sarebbe morto Cristo? Però che qui dice che ne’meriti del suo sangue costoro so’ campati da la battaglia, e hanno vin- to lui. Elli si dice che se Adamo non avesse pecató, Cristo lesu non moriva. Dunque, pare che Adamo non potesse fare che lui non pecasse, ma più tosto fusse co- stretto a pecare, e per lo pecato suo lesu Cristo venisse a pigliare carne e morire. — Or non ti partire, e dichia- riremo questo dubio, che è bello. Abbi per fermo e per regola generale, che lesu do- veva incarnare e doveva fare Adamo e dovevagli dare 1 Il Cod. Sen. 6, assunzione. 2 11 Cod. Pai. e il Cod. Sen. 6, era.