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predica quadragesimaterza 413


lo, cioè di Iesu incarnato, per li meriti del suo sangue, e per la parola de’ suoi testimoni, cioè de le parole che disse in croce; e non amarono l’anime loro insino a la morte, cioè che si disposero di morire per Iesu, se bisognasse.

Per la qual cosa rallegransi e godono i cieli e chi abita in essi. — Dove vediamo qui la loro esultazione1 ei loro gaudii, e’ quali so’ tre:

Primo, propter sanguinem Agni.

Sicondo, propter verbum testimonii sui.

Terzo, et non dilexerunt animas suas usque ad mortem.

Doh, non dormire, donna: so’ queste cose da dormire?

Dico che gli angioli si ralegravano, perchè ellino avevano vinta la battaglia e avevano aûta la gloria per la virtù del sangue dell’Agnello, cioè di Iesu. O come può essere questo, che elli non era anco morto nè incarnato, e costoro dicono che hanno vento per la virtù del sangue suo? Oh, e’ non è2 anco stato fatto Adamo, come può questo èssare? Udirâlo più giù. Ma vediamo uno bello dubbio: se Adamo non avesse pecato, sarebbe morto Cristo? Però che qui dice che ne’ meriti del suo sangue costoro so’ campati da la battaglia, e hanno vinto lui. Elli si dice che se Adamo non avesse pecato, Cristo Iesu non moriva. Dunque, pare che Adamo non potesse fare che lui non pecasse, ma più tosto fusse costretto a pecare, e per lo pecato suo Iesu Cristo venisse a pigliare carne e morire. Or non ti partire, e dichiariremo questo dubio, che è bello.

Abbi per fermo e per regola generale, che Iesu doveva incarnare e doveva fare Adamo e dovevagli dare

  1. Il Cod. Sen. 6, assunzione.
  2. Il Cod. Pal. e il Cod. Sen. 6, era.