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406 predica quadragesimaterza


Al particulare. Vuoi tu che la tua casa sia uno reame? Fa’ che tu governi la tua donna, e’ tuoi figliuoli, e’ tuoi nipoti e chi tu hai in casa per modo, che sia prima laude di Dio, e poi con buoni costumi avezarli alla Chiesa, con timore di Dio, con costumi tutti amorosi. Non si vuole ogni volta pugna, bastone e calci, come molti fanno, no. Se tu avezi la tua famiglia co’ modi, tu farai più e meglio con una miratura1, che col bastone. Così dico a te cittadino, che reggi la città: non usare la tirannia al tuo suddito, ma fa’ che tu il tenga con amore, e lui ti servirà con amore; e così ârai fatto il tuo regno quagiù nel grado tuo, come fu fatto quello lasù nel grado suo. Et factum est regnum Dei: — E fatto è il regno di Dio, tutto pieno di letizia e di grazia e di gloria.

Tutti li Angioli per amore contemplavano Idio, per amore disideravano di fare la volontà di Dio, per amore possedevano la immensa bontà di Dio. Ogni cosa gridava amore, amore, amore, e per questo Cristo Iesu fu fatto loro re. Idio vuole la gente che il vuole seguire per amore, [non la vuole per forza; e così poi lui gli tiene per amore].2 È’t potestas Christi eius: — Fatta è la possanza e podestà di Cristo suo figliuolo. Per la possanza di Cristo ebbero la vittoria della battaglia. Tanta fu la possanza sua, che passò tutte le potenzie; e costoro essendosi umiliati, non tennero nè credettoro nè volsero mai apropriare niuna cosa a loro, ma ogni cosa a Dio, tenendo da Dio la grazia di natura, la grazia della grazia ricevuta e la grazia de la gloria: tre grazie, magiore l’una che l’altra. L’effetto loro era dato tutto a Cristo et in Cristo e per Cristo. Doh, che se io avesse agio, io vi mostrarei

  1. Oggi si direbbe, con una occhiata.
  2. Mancano queste parole ad ambedue i Codd. senesi.