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predica quadragesimaterza 405


per l’amore, chè si diero tutti a la volontà di Dio, insegnandoti che tu impari a fare che la tua casa sia uno regno; e così tu cittadino, che tu facci la tua città uno regno, che tu la rega con amore e non con tirannia. Colui che rege con amore, è amato dal signore e dal suddito, dal povero e dal rico, dal cittadino e da il forastiero. O Siena mia, deh, regge con amore e per amore! Che se tu regiarai com’io ti dico, tu sarai amata da ogni criatura; e’ tuoi sudditi sempre ti portaranno fede. E dico così, ch’io mi credo che voi aviate i più fedeli sudditi, che patria ch’io sappi. Io ho cercati dei paesi assai,1 e so come in molti luoghi si fa; e quando io vėgo i vostri sudditi, mai non viddi e’ più fedeli che voi avete, voi. Io ho veduto voltare in altri paesi, per ogni picola cosa darsi a altre genti. Questo mi credo che sia, perchè voi lo’ portate amore. Non si vuole avere il pensiero sempre al pilucare, no. Io dico con amore, con amore. Io vi conforto, che come avete fatto per lo passato, e anco meglio voi facciate per li tempi avenire, acciò che voi andiate di bene in meglio. E se niuna cosa ci vedete male andare, riparate innanzi che ne segua niuno inconveniente. E se voi farete a contrario di quello ch’io vi dico, forse forse che la cosa non andarà bene. Quando io voglio, mi faccio fare intèndare!

Date a quel cane,2 mandatelo fuore, mandatelo di qua: dateli con una pianella. Forse che elli è di quelli che caddero da cielo? Vedi che ci ha voluto dare scandolo! Or così vuole èssare: quando uno cane perde, tutti gli altri gli so’ adosso. Or basta: lassalo andare. A casa.

  1. Cioè, ho corso, ho visitato molti paesi.
  2. Sospende momentaneamente la Predica pel disturbo cagionato da un cane.