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è detto: Nunc facia est salus et vìrtus et regnum Dei nostri^ et potestas Christi eìus. ‘ Dice che, poi che la battaglia fu finita, — fu fatta la salute e la virtù et il regno di Dio nostro, e la podestà e signoria di lesu Cristo, suo figliuolo. — E seguita poco poco più giù de la vittoria sua, dove dice: et ipsi vicerunt praelimn illud ^ propter sangninem Agni et propter verbum testimonii sui, et non dilexerunt animas suas usque ad mortem, Propterea laetamini caeli et qui habitatis in eis,^ Dice che la potenzia di Dio vinse il Lucifaro: però dice: et ipsi vicerunt illum. E così cominciaro per la allegrezza che avevano tutti gli Angioli a cantare, a dan- zare e a giocondare, ringraziando 1’ altissimo Idio, nel quale era tutta la bontà, tutta la virtù, tutta la potenzia di fare tutte le cose; a la cui potenzia non si poteva risìstere, e sentirò dentro in loro tanta letizia, tanto [gaudio, che era cosa inestimabile. E sai perchè? Per tre cose che essi compresone in loro: Prima, vedendosi campati dal male, per la illumina’ zione che avevano anta. Siconda, che per quella illuminazione s’erano umi- liati a la incarnazione di Dio; per la qual cosa avevano jacquistato ogni bene. Terzo, che per la umiliazione loro avevano aquistato fermeza per sì fatto modo, che mai non potevano cascare da la volontà di Dio. E per questo erano in tanta festa, in tanta giocondità, in tanta letizia, che non si potevano tenere che non la dimostrassero di fuore; chè ad alte voci cantando dicevano: Facta est salus et virius et regnum Dei nostri^ et potestas Christi ems: —^ Egli è fatta la salute ^ Apocalisse, cap xij, vers. 10. 1 Li Vu’gata, vicerunt eum propter ec. ® Ap)ealiss3, cap. dotto, vors. 11 e 12.