Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/409

potenzia contra a la quale non si può risistere, però che Idìo rimase nella sedia sua, nella potenzia sua, cacciò a terra la volontà del Lucifaro e di tutti quelli che tene- vano con lui, e dannòli a pena eterna. E i buoni i quali erano pieni d’ lunilità, volendo stare ubidienti sempre a la volontà sua (e nel pensiero loro era questo, che, se bisognasse, volevano morire per lo suo amore) e Idio li salvò, confermando lo’questa grazia ne la volontà loro. E1 terzo, de la loro facoltà e volontà. Essendo i buoni fermi co la volontà umiliati al Figliuolo di Dio incar- nato, e stando col capo basso, e quelli che tenevano col Lucifaro col capo superbo et alto, non volendosi umi- liare, ne seguì questo effetto. Dice Idio; qui se humiliat^ exaltabitur ^ et qui se exaìtat ^ himiliahitur: * — Colui che s’ aumiliarà, sarà esaltato; e colui che se esaitarà, sarà umiliato. E di subito si cominciaro a scroccare le bom- barde, e fu fatta una battaglia grandissima con baler>tra, con lancie, con ispade e con bombarde. Factum est prae- fium magnum in cado: — Fatta è la battaglia grande in cielo. — Praellum so’ le lancie: magnum furono le bale- Istra:incaelo^furonolebombarde.Chevuoldirecielo? Cielo è detto a celando: vuol dire che le volontà loro erano contra F uno a V altro celate e occulte, che fra loro non si vedevano. Ma a Idio non erano già occulte, però che a lui non si può celare alcuna cosa. Caelum meli Dominus. — EI cielo de’ cieli è il Signore: — e però gli è palese ogni cosa. Praelium, Che cosa è praeliuml A premendo dicitur: e pome tu sai che si fa, quando voi fate a le pugna, sai. j i Vangelo di S. Matteo, cap. xxiij, vers. 12. FRED. YOLG. DI S. BERNARDINO - Vol. 111.^ 26