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400 | predica quadragesimaterza |
che a lui si voleva ubbidire e a lui stare sugetto, come colui il quale aveva creatoli e dato lo’ l’èssare così disposti, e Idio gli confermò in quella grazia. E quelli che tennero con Lucifaro, non volendosi sottomettere a la natura umana et adorare Iesu il quale voleva incarnare d’essa, vedendo che ella era stata fatta di loto, dissero: Noi non ci voliamo inchinare ad adorare tanto vile cosa; et in questo stando fermi col pensiero loro, così furo confermati. E perchè i vederi loro furo contrari1 l’uno a l’altro, però stanno tanto contrario l’uno a l’altro. Se ben consideri, l’uno sta in alto, e l’autro in profondo: l’uno sta in colpa, e l’autro sta in grazia; l’uno sta in scurità, e l’autro sta in chiarità. E così hai veduto e inteso de la battaglia che fu fatta in cielo dalli Angioli per l’amore di Iesu incarnato: dove puoi avere compreso qui ne’ gattivi falsità, e di qua ne’ buoni, verità. A me mi pare già ritornata la state! A casa.
Sicondo, come furono i loro vederi, così furo i loro voleri; chè i buoni che erano co la volontà loro pronta, s’erano umiliati al Figliuolo di Dio incarnato e umanato. È gattivi furo contrari a costoro, chè hanno2 il vedere oscuro, così el volere oscuro, che volsero seguitare la volontà del Lucifaro3, il quale non pensava se non al ben propio. E queste furono le balestra, le quali balestra scrocavano contra a Dio: i cattivi co’ desiderii loro, e i buoni le scrocavano contra al Lucifaro. Ma perchè contra a Dio non si può fare nulla che gli possa nuociare, però che egli è somma