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predica quadragesimaterza | 397 |
e’ suoi compagni. Et proiectus est draco ille magnus, serpens antiquus, qui vocatur diabolus et satanas, qui seduxit universum. orbem; et proiectus est in terram, et Angeli eius cum illo missi sunt. Et audivi vocem magnam in caelo dicentem: Nunc facta est salus et virtus et regnum Dei nostri:1 E fu gittato giù quello serpente grandissimo antico, el quale s’ingegnava di séduciare tutti li Angioli a suo volere; e quelli che con lui tennero, tutti furo gittati a terra. E come furo così vinti e atterrati, io udii una voce grandissima dal cielo, che diceva: — Ora è fatta la salute e ’l regno e la virtù da lo Idio nostro e dal suo Cristo. —
Dove, se bene riguardi, tu vedi nell’Angioli buoni intelligenzia di verità. Vedici, sicondario, de li Angioli buoni ardore co la buona volontà2. Vedici, terzo, de li Angioli la loro buona facultà.
Al primo, tu ci vedi per la intelligenzia loro uno splendore di verità. Queste furono le lancie e l’altre armadure.
Nel sicondo ci vedi ardore co la volontà tutta data a Dio, a volere sempre onorarlo e seguitarlo e adorarlo. Queste furo le balestra.
Vedi nel terzo facultà, cioè sempre volere stare sugietto a lui, nè mai partirsi dal suo volere. E queste furo le bombarde.
Se voliamo dichiarire bene, tu debbi sapere che ellino ricevettero da Dio grazia di poterlo cognosciare tutto buono; e questo cognoscimento rimase nelli Angioli buoni i quali considerando colui che gli aveva criat tanto puri, tanto lucidi, tanto atti a poterse tutti salvare,