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predica quadragesimaterza 393


fermati ne la elezione loro: se elegevano d’essere contra a Dio, subito in questa elezione erano confermati. Se volevano elègiare d’essere ubidienti a la volontà di Dio, anco subito erano confermati: in uno stante come elessero, così furono confermati. Dicono e’ Dottori che brevissimo spazio fu la natura loro; breve spazio fu il loro elegere, e breve spazio fu essere confermati ne la elezione loro. E così fu fatto: chè come Idio lo’ diè la libertà dell’arbitrio, subito elessero; e fatta la elezione, di subito furono, confermati chi in grazia e chi in colpa, e brevissimo tempo fu, che ognuno fu posto ne lo stato suo: la parte che elesse la volontà di Dio, in gloria eterna, e la parte che elesse contra a Dio, in pena eterna.

Vediamo di tre stati che ebero1 i buoni:

Primo, de lo stato di natura.

Sicondo, de lo stato di grazia.

Terzo, de lo stato de la gloria.

Prima, de lo stato di natura. Come hai udito, brevissimo spazio fu quello di Dio quando li fece, e feceli tanto perfetti, che potevano cognoscere colla perfezione che era in loro, e co lo ingegno del quale erano pieni, la salvazione loro. Non dico però che non cognoscesse e intendesse e vedesse più uno che un altro: Idio a un tratto fece tutta la natura angelica, ne la quale vi furono Angioli, Arcangioli; e più intendevano li Arcangioli, che li Angioli; e più intendevano e’ Principati, che li Arcangioli; più intendevano e più erano illuminati le Podestà, che i Principati. Anco, più le Virtù, che le Podestà anco, più le Dominazioni, che le Virtù. Anco, più e’ Troni, che le Dominazioni. Anco più e’ Cherubini,

  1. Il Cod. Pal., ebbeno.