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La siconda fu la volontà trasformante. Dice Dionisio...1: — L’amore piglia la forma de lo amato. — L’amore ha questa forma e natura in sè, che colui che è amato, ama anco lui, e tanto quanto più è amato, più ama; e suole stirpare l' amore sè da sè, che a poco a poco si separa da sè. O questo si vidde2 chiarissimo in santo Francesco, che tanto si trasformò in Cristo Iesu, che egli prese la forma sua ne le mani e ne’ piei e nel lato. Ode che dice nell’Esodo a xiij cap.: Erit igitur quasi signum in manu tua, et quasi adpensum ob recordationem ante oculos tuos3. Puossi aggiungere:4 quoniam elegi te: — Elli sarà quasi un segno ne le tue mani. — Elli ci è agiónto: — pendente dinnanzi, — cioè, li pose per modo come le portò Cristo. Davit disse: Proponebam.5 Anco s’è veduto in più persone, chi in uno modo e chi in un altro. Apparve a santo Damiano, al quale se li dimostrò per modo, che egli comprese e intese che era di Francesco innamorato di Cristo6, tutto segnato di croci. Anco fu veduto da frate Silvestro7 in una croce d’oro. Anco si vide in figura nell' Apocalipsa ne’ fatti del grande dracone.

O Siena, o Siena, come stai tu ora; e come stavi a

  1. Lacuna in tutti e tre i Codici.
  2. Il Cod. Sen. 6 e il Cod. Pal. hanno, si vede.
  3. La Volgata invece, al vers. 9, del detto cap., così legge: Et erit quasi signum in manu tua, et quasi monumentum ante oculos tuos.
  4. Il Cod. Sen. 6 più alla sanese, agiógnare.
  5. Non saprei dir dove; nè forse è del caso il ricordare il vers. 3 del Salmo C: Non iproponebam ante oculos meos rem iniustam.
  6. Cioè, la forma di Francesco, come poco sopra è detto che questo Santo prese la forma di Cristo nelle mani, ne’ piedi e nel costato.
  7. Altro seguace, scrive il Cristofani nella Storia d'Asisi pag. 74, ed imitator fedelissimo di Francesco, detto da s. Bonaventura uomo d’una innocenza e semplicità veramente di colomba; e tanto addentrato nelle cose di Dio, che Francesco medesimo fu solito valersi de’ consigli di lui. Morì Silvestro l’anno 1240.