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26 predica trigesimaseconda


Prima, de la sua angelica conversazione: vidi alterum Angelum.

Siconda, de la sua gloriosa ascensione: ascendentem ab ortu solis . Terza, della sua mirifica signazione: habentem signum Dei vivi.

Prima, della sua angelica conversazione. Aviamo che diciotto anni conversò cogli angioli prima che avesse il segno di Dio, dove potiamo molto bene comprèndare qual fusse la sua vita.

Poi venne al sicondo grado de la ascensione che essendo vissuto tanto nettamente e puramente, contemplando Iddio, e elli li diè l’altra priminenzia; che poi venne ad avere il segno di Dio vivo nel corpo suo, veramente piagato come fu Cristo Iesu crocifisso. Da la conversazione delli angioli venne a la contemplazione di Dio, e da la contemplazione di Dio venne a ricevere quello segno che portò Iddio umanato ne la carne, e ebbe il suggello. Doh, io mi ci vo’ dilatare; prima, per rispetto di Cristo che gli die’ il segno; sicondo, per rispetto di lui che i’ ricevette; terzo, per rispetto di noi che udiamo. Che [se] dico per rispetto di Cristo che gli die’ il segno, dico che ci si dimostra tre cose altissime:

Prima, la sapienzia illuminante co la potenzia sterminante e colla clemenzia dimostrante.

La sapientia atribuita al Figliuolo.

La volontà atribuita allo Spirito Santo.

La potenzia atribuita al Padre.

Prima, della sapienzia illuminante atribuita al Figliuolo di Dio si dimostrò in Francesco,1 però che si dice che lui da sè non fu molto sapiente; e Iddio li infuse tantaì

  1. Lezione conforme in tutti i Codici.