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predica quadragesima 301


avanzaràne, come tu hai udito. Va’ e fattene onore, poi che tu n’hai in abondanzia. Se tu intendesse e sapesse quello che fanno molti omini cattolici, tu non saresti mai avaro de la robba che t’ha prestato misser Domenedio; chè con quella robba ch’elli t’ha data, t’ha aperta la via che naturalmente tu possa sodisfare a chi n’ha bisoguo; sì che per natura e per grazia e anco per gloria t’ha dotato in questa vita. Nel Decreto, cap. Omnis, ti conchiude tutta questa materia; ma el Dottore sopra detto ti conchiude in poche poche parole.

Doh, hai tu posto mente a’ Comandamenti di Dio? Tutti quasi so’ negativi: Non habebis deos alienos. Non assumes nomen Dei tui in vanum. Non facies díe septimo opus tuum.1 Non occides. Non mechaberis. Non furtum facies. Tutti negativi: Non adorare altro Idio che me. Non ricordare il mio nome invano. Non lavorare el di comandato. Non pecare. Non furare. Tutti dicono: non fare così, non fare così. Questo de la limosina è comandamento affermativo; chè t’è comandato, se tu la puoi dare, che tu la dia: quando el pòvaro viene a te e dice per parte di Dio: — dammi una limosina; — tu gli debbi dare. Diciamo che basti per la prima particella, dove t’ho detto che t’obbliga a dare limosina.

Aviamo a vedere ora a chi tu se’ obbligato a darla. Al bisognoso. Tre generazioni si truovano, che hanno bisogno in questo mondo:

E’ primi chiamo bisognosi.

E’ sicondi, necessitosi.

E’ terzi, in istremità.

A coloro che non hanno bisogno, tu non se’ tenuto,

  1. La Vulgata: Septimo autem díe sabbatum Domini Dei tui est: non facies omne opus in eo (Esodo, cap. venti, vers. 10).