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296 | predica quadragesima |
Domini est terra et plenitudo eius: 1 — Del Signore è la terra con ciò che ci è dentro. — O rico, quanto hai da ringraziare Idio che t’ha data abondanzia di questi beni terreni! Se tu vivi ingrato, e non dai di questi beni a chi n’ha bisogno, tu ne sarai poi punito. Quanto è agevole cosa ad aquistare vita etterna! Idio ci ha posti i comandamenti suoi tanto agevoli, che è uno diletto a chi gli vuole osservare. Or considera un poco: se Idio ti dicesse: — Io ti vo’ dare vita etterna: s’io ti do questa paglia, e’ voglio che tu la dia a colui: se tu non gli li dài, io ti darò l’inferno. — Se tu non gli li volesse dare, che credi che elli ti facci? Sai che farà? Daratti l’inferno. E che colpa è la sua? Elli ti dà el partito, che tu elega a tuo modo, o vuoi vita etterna, o vuoi l’inferno. Tu eleggi lo inferno? Abitene il danno. O’l paradiso o l’inferno ti conviene avere: se non volesti il paradiso, tuo danno.
O donna de le maniche larghe, se Idio ti dicesse: lassa stare queste maniche larghe, se non io ti darò l’ioferno; — e tu le volesse pure portare, non ti starebe bene? Oimmè, che ben che tu le porti, almeno fussero elleno di buono guadagno! O rico avaro, come non hai tu compassionė al pòvaro, come ne se’ tu tanto crudele, che la gallina dimostra d’essere più piatosa, che tu non se’ tu? La gallina, quando le gittano2 pure quattro granelli di grano, ella chiama l’altre galline perchè n’abbino anco loro. Così anco la chioccia, quando ha nulla da mangiare, chiama tutti i pulcini, spezialmente quando l’è dato un poco di panico. Se altra ragione non ti mo-