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288 | predica quadragesima |
o di vino, e Idio te ne rende in abondazia più che tu no ne dai: anco t’è promesso che tu possedarai infine la terra di promissione, quella che fu promessa a’ nostri padri; e molte benedizioni ci dà Idio per questa limosina. Anco disse Alisandro, vedendo questa essere grandissima virtù: Honora patrem et matrem, ut vivas longevus: — Onora el tuo padre e la tua madre, acciò che tu viva lòngo tempo. — Dà Iddio lònga vita a coloro che onorano el padre e la madre.1 Ma diciamo: solo per vivare assai non dovaremo noi onorargli? Certo sì. E crediamo noi che elli parli solo di questa vita di qua? Elli dice di questa e anco dell’altra. Se tu vivesse grandissimo tempo di qua, e poi morisse di là, e che ti vale la tua vita? Oimmè, che de la morte di là si díe temere! Non pensi tu di colui che sarà scacciato da Dio per le peccato suo? Sarà sbandito da ogni bene, da ogni riposo, da ogni pace e da ogni consolazione, pieno di miseria d’oscurità, di pianto e d’afflizione.
Doh, figliuoli, siate, siate ubidienti a^’ vostri padri e madri, e rendete lo’ onore. E voi, padri, date buoni amaestramento vostri figliuoli; e simile, vi ricordo carità l’uno coll’altro; che se voi sarete caritativi chi ha bisogno, voi trovarete poi carità da Dio nel bisogno vostro. Aviate piatà del pòvaro bisognoso! Ode Pavolo ne la Pistola che egli manda a Timoteo al iiij°. cap. Lodando questa virtù sopra tutte l’altre, dice: Pietas super omnia valet2. La pietà è uno condimento a tutte le virtù che può avere uno omo. O se ella è sopra le virtù,