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286 | predica quadragesima |
rai andare cercando chi t’obliga a dare limosina, trovarai tre leggi, che ognuna obliga. Vuo’ le udire? — Mai sì. — Poco poco starai, e entendarâle. Ma sai che ti dico? Fa’ che tu non dorma punto. Donne, imparate quello che voi dovete fare del fatto de la limosina, però che è cosa di grandissima utilità. Or intende queste tre leggi.
La prima legge si chiama legge di natura.
La siconda legge si chiama di Scrittura.
La terza legge si chiama di grazia.
Vede la prima che è legge de la natura. Io ti pongo questa figura, che mai all’uomo non fusse stata data legge per niuno modo. El’uomo è razionale: per questo solo l’uomo debba ed è costretto da la natura di dare limosina a la criatura razionale come è lui. In te medesimo non ti giudica l’animo di fare quello ad altrui, che tu volesse ricevere?1 Certo sl.. Ma se tu avessi bisogno, non vorresti tu essere sovenuto? Io non dico che solamente ti fusse âuto compassione, chè questo è da la parte dentro, ma che coll’operazione tu avessi i fatti. Elli giova molto a chi è appenato la compassione; ma il bisogno suo è più all’operazione, che a compassione. La pruova: hai tu fame? — Sì. — Vuoi compassione? — Sì, ma anco vo’ più tosto l’operazione al bisogno mio. — E però in Canonica, cap. iij: — Non diligamus verbo neque lingua, sed opere: — Fratelli miei, non bisogna solamente amare altrui co la lingua e colle parole, ma coll’operazioni. — A’ fatti, a’ fatti si cognosce chi ama Dio. Anco aviamo il detto di santo Iacomo2 Qui viderit fratrem suum necessitatem habere, et clauserit viscera sua ab eo; quomodo est charitas Dei in illo?3 — Chi vedrà il suo