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XL. Qui tratta della elemosina^ e a chi si dé dare la limosina. i Beatus qui intelligit super egenum et pauperem: in die\ mala liberahit eum Dominus ( Psalmus Davit XL). Le pa- role prealegate, dilettissimi, so’parole di Davit profeta al quadragesimo salmo, dove dice così: — Beato quello popolo^ beata quella persona la quale intende e attende sopra al pòvaro bisognoso, però che nel dì de le tribo* lazioni sue el Signore il camperà e liberarà. — Cittadini,^ e voi donne, suore e fratelli miei, io parlo con migliore coscenzìa ch’io posso, e non posso con mia salute par- lare per altro modo; e quando io vengo a procurarvi intorno intorno, io ci vego dimolte fatighe, peccati assai,h € virtù poche. Ma poi che così è, ingegniamci d^ atacarci i a le virtù più che noi potiamo. Noi doviamo considerare f che noi siamo pecatori; e se noi aviamo de le aversitàj potiamo dire arditamente a Dio Signore nostro: — noij meritiamo questo e anco peggio. — E pur niente di meno sempre chiediamo a Dio di grazia, che elli ci abbi) misericordia ^ e come noi la domandiamo, simile si con- viene che noi la facciamo ad altrui. Hai quello detto:: iudicium sine misericordia illi^ qui non fedi misericordiam: 1 Epist. di sant’Iacopo, cap. secondo, vers. 13.