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282 | predica trigesimanona |
procedit ignis, fummus et sulphur: fuoco, che so’ le lusinghe: sicondo, fummus, le promesse: terzo, sulphur, la puza e la infamia.
Quarta condizione fu furia: furor illis sicut ad similitudinem serpentis. Dove vedêmo tre intelletti: primo, vendetta di coloro che ârebero ingenerati molti figliuoli, e hanno fatto contra quel comandamento: crescite et multiplicamini: Crescete e multiplicate; e essi non hanno voluto; dove ti dissi che quelli figliuoli gridano sempre dinanzi a Dio: vendetta, vendetta. Sicondo, vacuità; chè non vorresti che nascesse niuno: dove dissi che tu se’ peggiore che coloro che perseguitaro tanto tempo il popolo di Dio, ucidendo quanti fanciulli nascevano. Terzo, cagione di dannazione; dove ti mostrai che tu fai come il serpente, che se’ nemico de le donne a spada tratta, e fai come è detto nel Genesis: Inimicitias ponam inter te et mulierem; e così è. Chè come tu sodomitto se’ nemico de la donna, e così è la donna tua nemica dove ti dèi uno rimedio da potere sanare la tua città, se tu vorrai.
Quinta condizione fu dureza; dove ti dissi quella bella alturità di Bernardo: Cor durum est, quod nec compuntione scinditur ec. El cuore d’une sodomitto, quando è indurato, non cura nè Dio, nè Santi, nè onore, nè paura, nè minaccie; ma è ostinato tutto il tempo de la sua vita, e poi ne va a casa del diavolo, quando e’ muore.
Sesta condizione, è superbo: obturantis aures suas, quae non exaudient vocem incantantium. Non ha voluto udire niuno che l’habbi voluto amonire; non predica, e se pure l’ha udita, s’ha turata l’orechia, come l’aspido sordo, che1 non ha voluto méttarla in operazione.
- ↑ Intendi, il qual sodomito non ha voluto seguire gli ammonimenti datigli nella predica.