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predica trigesimanona | 277 |
fa il serpente, fa costui. El serpente si tura l’orechie per non udire lo incantatore, che l’una fica in terra1 e nell’altra vi mette la coda. Ma nel sodomitto che credi che significhi questi due atti? L’una orechia in terra si è che il garzone ch’egli ama, non va mai a predica: per non udire sta da la lònga: l’altra orechia è la sua; che se pure elli si cognosce che fa male, dice in sè medesimo: Oh, quando io verò a morte, io me ne confessarò: e non se ne vuole rimanere innanzi a la sua fine. A lo stremo della vita te ne vuoi rimanere, eh? Questo dimostra che tu ti turi l’altra orechia co la stremità de la coda, come il maladetto serpente e già non vuole il diavolo altro da te, se non che tu stia ostinato nel vizio e nel peccato insino che tu vivi, e che tu non te ne confessi; e se pure tu te ne confessi, che tu non te ne rimanga. El diavolo adopera ben tanto in quel poco del tempo de lo stremo de la tua vita, che e’ non ti perdarà! Chi è de li ostinati, sai che fa? Che se ellino odono la predica, e cognoscono la graveza loro, e eglino dicono in loro medesimi: — che farò? Io vego pure ch’io fo male, e cognosco che ’l peccato è grandissimo. — E così si starà senza cominciare astenersene: obturantis aures suas, quae non exaudient vocem incantantium.
Settima condizione si chiama impenitenzia; et venefici incantantis sapienter. Se tu se’ mal vissuto e torni a Dio, tu stai bene: se tu se’ ben vissuto e stai con Dio, anco stai bene. Se hai gattiva vita, e in essa vuoi vivare, ti sarà poi tolto il sentimento, e non potrai poi tornare a la penitenzia. Et inde dice.....2 Sai chi è lo incantatore?