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predica trigesimanona 275


no udire. — È li giógne la parola insino all’orechia, ma non passa più là. Doh, ode parole di Bernardo a Eugenio: Cor durum est quod non compuntione scinditur, nec pietate mollitur. Minis non cedit, flagellis induratur: ingratum est ad benefitia, infidum ad consilia, saevum ad iudicia, inverecundum ad turpia, impavidum ad pericula, inhumanum ad humana, temerarium ad divina, praeteritorum obliviscens, praesentium negligens, futura non providens. Et ut in brevi cuncta orribilis mali mala complectat, ipsum est quod nec Deum timet, nec homines reveretur. El cuore indurato de’ maladetti sodomitti non gli può consolazione quetare, nè non può fèndare nè ricidare per niuno modo, chè non si può mollificare con niuna buona parola; e se elli è amonito, non vuole stare a intendere; e se pure intende, non vuole crédare; e se elli è minacciato, indura più forte, e per le battiture non si muove di nulla; chè benchè i fragelli gli venghino, elli pur seguita la sua pessima condizione. E se con amore gli è detto: — figliuolo, doh, non seguitare questa mala vita: non pensi tu nel giudicio di Dio? e egli non se ne cura: egli ha tanta ingratitudine, che non considera e non cognosce niuno beneficio che Idio gli âbi dato. Elli è come uno infedele che non crede che Idio il punisca: elli non crede al consiglio de’ vechi; ma se ha a consigliare, consiglia a’ suoi contenti, nè mai consiglia drittamente, però che ’l bene gli pare male, e ’l male bene. De’ quali dice [Isaia, cap. v]1: Vae qui dicitis malum bonum et bonum malum: - Guai, guai a voi che dite il bene essere male e il male bene. — Egli vive senza niuna vergogna del peccato suo, el quale è tanto brutto, che pure a pensarlo è da vergognarsene; e perchè

  1. Le parole fra parentesi, da noi sostituite, mancano in tuttii Codici.