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20 | predica trigesimaprima |
tutina. — Sai quale è? È la stella Diana, La stella Diana ha questa condizione in sè, che mai non s’acorda1 col sole: quando ella si leva, si leva la mattina innanzi al sole dal levante, e la sera dal ponente rimane adietro. Avete voi mai veduto colà doppo vespero verso il ponente una stella rilucente con grandi splendori? Quella è la stella Diana. Così anco si vede da mattina molte volte: ella non s’acorda col sole: non vanno insieme le costellazioni delle stelle col corso del sole. Tu vedi la stella la mattina al levante inanzi al sole, e la sera la vedi dietro al sole2. Questo significa due cose: signitìca la vita attiva e la vita contemplativa.
La vita attiva s’intende in cognoscere le cose umane; e questo si vede in uno che sia pratico in queste cose del mondo. Egli diventa per questa pratica tanto illuminato lo intelletto, che egli viene nella vita attiva di Marta. Questa è regola generale: se tu non sarai molto sperto ne le cose del mondo, tu non sarai mai buono attivo. Se sarai pratico e sporto nelle cose del mondo, abìlemente puoi pervenire alla vita contemplativa, che è Maria Maddalena. Dall’esercizio vieni in contemplazione. E però dico: fa’ che tu ti ponga ne l’esercizio della orazione; e perseverando l’orazione, tu entri in una contemplazione tanto ottima, che tu vieni in alcuna particella a cognizione de le cose di Dio. Non fantasticare, o donna; non andare dicendo: — e’ mi parve sì e sì vedere... — Sono anco assai uomini che non intendono punto punto di Dio, che si so’ dati a queste cose mondane tanto, che ci si so’ perduti dentro. Che se egli pigliasse quella via che v’è dentro di bontà, diventarebbe