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264 | predica trigesimanona |
maladette usanze, e sì perchè si fa in dispiacenzia di Dio; chè vedi che dispiace al diavolo non che a Dio. Basti per la siconda condizione: erraverunt ab utero.
Terza condizione si è falsità. Locuti sunt falsa.
Questi sodomitti so’ camara di falsità. Ha’ tre intoiletti:
Primo, lusinghe.
Sicondo, promesse.
Terzo, forze, minacele e infamie.
Dice ne la Apocalipsa al viiij cap.: De ore eorum procedit ignis et fumus et sulphur.
O fanciulli, perchè non ci sête voi stamane? Locuti sunt falsa.
Prima è il parlare de’ sodomitti, che co le lusinghe s’ingegnano di conduciargli, e anco gli tirano con denari: simile, con cotali ghiottornie; simile co le male compagnie, i quali li conducono a farli consentire, eccetera ecceterone. De’ quali dice Giovanni: De ore eorum procedit ignis: Fuoco.
Sicondo, fumo. Questo si è le promesse di molte cose. Promette quello e questo, e quello e quell’altro: — io ti farò cosi; io ti farò colà. — E quante cose si promettono!
Terzo si è zolfo, che so’ parole puzolente; chè come il zolfo puza, così puzano le parole che di ciò si fanno; che non valendo le lusinghe e le promesse, si viene poi alla puza de le parole minacciose, e talvolta doppo le minaccie si viene a le forze; e peggio, che doppo le forze si viene a la infamia: sempre si va di male in peggio. Inde Isaia: Convertentur torrentes in picem1. Elli
- ↑ In questo modo ci pare debbano correggersi i Codd., che leggono tutti: Convertentur torrens in Austro. Ed invero è Isaia che al cap, xxxiiij vers. 9. dice: Convertentur torrentes eius in picem., et humus eius in