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262 | predica trigesimanona |
E questo perchè credi? Perchè elli era netto di questo pecato centra natura. O perchè non pure a voi che ci state continuamente? Perchè tu non sai gli odori de le parti, dove non si fa nulla di questo pecato. Non è però che questo paese non puta, perchè a te non paia: se non pute a te che ci se’ involto, elli pute a colui che è netto e puro. El giovane non pute a chi pute. Sai: come tu t’avedresti di questa puza? Che se voi aveste altro luogo che questo, voi non ci abitareste. Io vo’ dire di me: io non morrò, s’io potrò, in questa patria1, quare erraverunt ab utero: perchè vo’ sête tutti inviluppati in questo pecato. Al terzo.
Terzo: Erraverunt ab utero: — Ellino hanno errato dal ventre. — Questo ventre di Italia è càmara di malizia dell’uomo. Molti peccati so’ che il diavolo non vi s’impaccia, ma solamente l’uomo. Vuoi vedere come al diavolo dispiace questo peccato contra a natura, più che peccato che l’uomo facci, e godene più che di peccato che si facci? So’ due contrarii: vede la ragione. Ogni cosa apitisce il suo simile ragionevolemente. El diavolo di sua natura è gentile ed è naturale: elli disìdera queste due cose; e se l’uomo cade in questo peccato contra natura, al diavolo gli spiace perchè è contra al suo simile. Egli è gentilissimo, e questo è gravissimo: egli è naturale, e questo è contra natura; e però mai non ne tenta niuno, che facci questo peccato. Dico bene che esso ne gode che si facci: sai perchè? Perchè questo peccato dispiace più a Dio, che niun altro peccato. Iddio fece l’uomo per riempire le sedie degli angioli; e ’1 diavolo, perchè ne fu cacciato, s’ingegna e gode che
- ↑ E fu infatti così, essendo morto il Santo presso Ja città d’Aquila, a’ 20 maggio 1444.