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E questo perchè credi? Perchè elli era netto di questo^ pecato centra natura. 0 perchè non pure a voi che ci state continuamente? Perchè tu non sai gli odori de le parti, dove non si fa nulla di questo pecato. Non è però che questo paese non puta, perchè a te non paia: se non pute a te che ci se’ involto, elli pute a colui che è netto e puro. E1 giovane non pute a chi pute. Sai: come tu t’avedresti di questa puza? Che se voi ’av^te altro luogo che questo, voi non ci abitareste. Io vo’dire, di me: io non morrò, s’ io potrò, in questa patria ^^ quare erraverunt ab utero: perchè vo’ séte tutti inviluppati in questo pecato. Al terzo. Terzo: Erraverunt ab utero: — Ellino hanno errato dal ventre. — Questo ventre di Italia è càmara di malizia deir uomo. Molti peccati so’ che il diavolo non vi s’im- paccia, ma solamente l’uomo. Vuoi vedere come al dia- volo dispiace questo peccato contra a natura, più che! peccato che 1’ uomo facci, e godene più che di peccato) che si facci? So’due contrarii: vede la ragione. Oguf^ cosa apitisce il suo simile ragionevolemente. E1 diavola: di sua natura è gentile ed è naturale: elli disìdera qiie- ste due cose; e se 1’ uomo cade in questo peccato con* tra natura, al diavolo gli spiace perchè è contra al suo’J simile. Egli è gentilissimo, e questo è gravissimo: eglid è naturale, e questo è contra natura; e però mai noni’i ne tenta ninno, che facci questo peccato. Dico bene chejj^ esso ne gode che si facci: sai perchè? Perchè questori peccato dispiace più a Dio, che niun altro peccato. Iddiop fece r uomo per riempire le sedie degli angioli; e ’1 diavolo, perchè ne fu cacciato, s” ingegna e gode cher 1 E fa infn-tti così, essendo morto il Santo presso Ja città d’ Aquila!,> a* 20 maggio 1444. ! 1’,i. li