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258 | predica trigesimanona |
contentare, se egli è involto in quello vizio! Di ciò che tu fai, sempre se ne lagna, sempre: quando egli torna a casa, torna turbato co la rabbia nel capo, e non si cura nè del giudicio di Dio, nè dell’onore del mondo. Egli sta sempre pieno1 di stiza e di turbazione, e sempre teme e ha paura di non venire in disgrazia del fanciulletto tristo. E però tu, donna, fa’ che tu t’ingegni con dolci parole di trarnelo fuore, quando tu puoi.
Dure imperiosos. Tutto si vorrebbe che fusse dolce e morbido ne la casa, e egli è tutto il contrario. Egli è iracundo, egli è superbo, egli è temerario; egli teme e non teme; cioè, che ciò che fa, fa a la pazzesca. Io udii2 qui quando io mi partii, che al tutto voi vi savate amendati. Non dico così io: anco dico che voi ci sête più involti che mai: mai non fuste tanto gattivi, quanto voi sête ora. E però non vi so’ dire altro, se non che a voi si conviene il giudicio di Dio.
Serviliter blandos. Servilmente ubidisce il fanciullo, e ciò ch’è egli può fare, fa a petizione sua; e in questo vizio sta involto insino ch’egli è vechio; sì che mentre che egli vive, è inutile.
Inutiles et novissime amori faciunt: che si lassa guidare insino che è vechio a questa maladetta usanza e gattiva e a questa sua rabbia; e poi quando è vechio, se pure si ricognosce, e elli vede come eli aveva abandonata la ragione e seguito il vizio. E qui hai il primo: Alienati sunt peccatores a vulva. Non è stato altro che la rabbia.
Siconda condizione malvagia si chiama coruttela. Erraverunt ab utero. E questo ha tre intelletti.