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l’obba altrui fusse ben buona, la biasima: e se la sua sse gattiva, la loda. Non è lecito a dire mai male dei- roba altrui: se ella non ti piace, lassala stare e va* a 1 altro. 0 che diremo di colui che la biasima essen- ) buona, eh? Oh, egli è ’l gran peccato, se tu io inten- isse. Quarto modo di pecato si è di molti che vogliono mdare la loro mercanzia, e ingegnarannosi di véndarla dì de la festa comandata da la Santa Chiesa e lassa* stare la Messa, la predica e ’l divino uffìzio per ven- ire. 0 acciecati dalla avarizia, quanto mal fate! Ne lo sclesiastico al xxvj cap.: Difficile exuitur negotians a negìi- niia sua: — Malagevolmente si spoglia el mercatante i la sua negligenzia. — Credi far bene, ò mercatante, ledi far bene a volere rivedere le ragioni de le butti- !ìtuecolàperpasqua diNatale;dìcomandatida la ta Chiesa? Sappi che quello è veramente peccato rtale grandissimo, faresti molto meglio a indugiarle altro tempo più onesto, e quel tempo méttarlo in ria di Dio, come ti comanda la santa Chiesa. Vedianne anco quatro altri modi di peccato. Primo jodo, tradimenti. Sicondo modo è d’ omicidio. Terzo sodo è involuppo. Quarto modo è di rórnpare fede. Primo, di tradimenti: come so^ di molti, che si fi- lmo, e vanno a uno di chi e^ si fidano, e dicono: — i vorrei tale e tal cosa. — Buono: lassa fare a me, c’ io ti contentarò vantaggiatamente. — E a la prima {ì attacca una ghigniata ^ di quelle! Oh, quanto bene ti lì! Non però lodo chi t’ inganna; ma questo dico, per- lè so’tanti pochi e’ buoni, che ninno si dovarebbe fi- ere, potendo fare altro. Soltanto nella stampa, gJiinghiata.