Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari III.djvu/233

li ragunato e hai perduta 1’ anima! Al fine di riposo, mpre affanno: che talvolta quando ti pare stare me- 10 e più in agio, e eco la morte che giógne dì subito, me giógne la pietra quando esce de la rombola. E lanti essempli n’ hai, o avaro! Crede a chi ha bilanciato mondo; quale è meglio o a ragunare o a dare per 0? Sappi che per niuiio modo non t,’ è lecito a ragu- re, se non per colui che n’ ha bisogno. E così dico a , religioso: lassa stare le mercanzie a’mercatanti, e tu da’ pensiero di dire bene 1’ uffizio, come tu se’ tenuto, preti, 0 frati, sòccene? lo vorrei che stamane ce ne 5se assai. Ma diciamo a questi che ci so’. Udiste voi 11 che ninno si facesse coscenzia de la robba che è adagnata, poi che altri ^ è stato rico * come assai ne so’ ^e non hanno bisogno, e pur vogliono avanzare? Non jf non ne trovai mai ninno, io; non so^come voi v’avete Sto, voi. Doh! io voglio che noi veniamo ala pratica. Cerca uno cittadino che abbi de la robba assai, che ipia rico: tu vedi che egli non n’ ha bisogno, e egli ore raguna per sè, e non se ne fa ninna coscenzia j[rò che, come io t’ ho detto, quella robba non è sua, ICO è di colui che n’ ha bisogno. E lui dirà: — No, io riho bisogno per me: — e pargli^ forse dire il vero: ri, e’ non si vuole stare a tuo giudicio, ma piuttosto a |idicio d’ uno che non sia appassionato nè di te, nè di Bill altro, ma che giudichi a drittura. Trovarai ch’e’ d à altramente, ma credemi ch’altro il tira: egli si credè acre a vi vare sempre mai, e crede che ogni cosa che eli raguna, gli verrà a bisogno, perchè egli crede inve- dare, e quando egli sarà vechio non potrà guadagnare, 1 Il Cud. Sen, 6, V uomo, 2 II detto God. e la stampa, joarràgll, IBD. VOLO. DI S. BERNARDINO - Vol. III.O 15