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in verga di ferro. La verga s’intende che sia dritta; e però si dà la verga in mano al signore1, la quale sempre si díe tenere dritta. Non la tenere torta, chè tu e lei cadrete poi. Tiella dritta, come vedi la Torre2. Perchè sta dritta questa Torre? Perchè ella non pende: perchè se pendesse, cadrebbe. Vuoi ti dica quando uno muro non può fare che non caggia? Ogni volta che la grossezza del muro pende tanto che ella esce fuora del fondamento, non potrà stare che ella non caggi. Vuoi vedere quando ella díe cadere? Piglia uno piombino, e póllo dritto, e pon mente al muro forte. Se tu vedi che la faccia di là pende tanto, che ella risponda a quella di qua, non avere mai fidanza a quel muro: va’, apuntellalo, se non ch’e’ cadrebbe. Così vedi de la soma de l’asino: quando ella pende, ella sta per cadere, e guasta l’asino. Così dico de la volontà. Vuoi perseverare? — Sì, — Fa’ che la tua volontà sia dritta a Dio. Se ella non sarà dritta a Dio, credemi, credemi che ella cadrà a terra. E qui hai veduto che la volontà perseverante vuol essere dritta come la verga, ch’e’ dritta.

Anco bisogna la siconda cosa a volere che la volontà sia perseverante. Bisogna che quello che tu fai, sia buono. Non si conviene come tu hai cominciato a fare uno bene, tu l’abandoni per ogni picola cosa. Inde disse Iob al XV cap.: Laedetur quasi vinea in primo flore hotrus eius: — Sarà offeso el raspollo dell’uva nel suo primo fiore. — Hai tu veduta la vigna quando è in fiore, che ella talvolta viene una nebbia e portane via tutte l’uve ne la

  1. Negli altri Codd., alla signoria.
  2. Quella detta del Mangia, alta e bellissima, sull’angolo sinistro del Palazzo pubblico.