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XXXVIII. Dei mercatanti e de’ maestri^ e come si den fare le mercanzie. * Timete Deum (^Iterum^ uhi supra). Perchè nel dì prece* dente il mio dire fusse in genere agli uomini e a le donne, nondimeno più locala le donne che agli uomini. Oggi voltaremo un poco mantello, che diremo che toc- cara più agli uomini che a le donne; che per lo manca- mento del timore di Dio, inverso gli uomini Idio manda talvolta e’ suoi fragelli. Quando Iddio vede uno popolo’ uso a mal guadagnare e illicitarnente, vuole e permette’ che come viene da mal guadagno, così vada male.. Egli: fa verificare quel detto: di mala via venne el pepe, e mala via prese. Io dirò così qui, come io ho detto in! altri paesi inverso quelli che hanno ragunata la robba di mal guadagno: Idio dice a questi tali: — Se’ tu ri- pieno? Egli bisogna che tu ti purghi. — Udisti voi mai! quello che bisogna a chi è ripieno? Egli bisogna a ehi! è ripieno di mali omori, argomenti, cristeri, acciò che si purghino dentro. I Xoi parlaremo stamane de le vostre mercanzie e dei! vostri barochi o bistratti che voi diciate; e credomi chei questa sarà de futili prediche che voi aviate da me I udite; considerando quanto è necessaria cosa farti ne le 1 Questa è la decima e ultima delle Prediclie edite dal Milanesi. ^ 11 Cod. Sen. 6 e la stampa^ toccò.