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insino a la fine, come dice il nostro tema. Dice Paulo al X cap. ad Romanos. O fedele, intende questo. Hoc est verbum fidei, quod praedicamus. Quia si confitearis in ore tuo Dominum Iesum, et in corde tuo credideris quod Deus illum suscitavit a mortuis, salvus eris.: — Questa è la parola de la fede, la quale noi predichiamo; e se tu confessi co la tua bóca e che tu creda col cuore, che Cristo Iesu risuscitasse da morte, tu sarai salvo. — E però crede che noi ci amiamo insieme lui e io1. Se tu se’ cristiano, osserva i comandamenti di Cristo. Non andare cercando di far meglio, chè no trovaresti mai. Di’ con David profeta: Mandata tua credibilia facta sunt mihi2: — Signor mio, i tuoi comandamenti sono in me molto credibili, e così gli voglio seguitare. — Colui il quale ha buono pensiero, segualo, e non gli paia malagevole; che se egli tocarà niente di quello di Dio, non gli parrà ponto malagevole. L’amore porta il fascio. Vede se Davit era inamorato di Dio, lui, quando elli diceva: Latum mandatum turni nimis3: — Il tuo comandamento è molto largo! —

Vediamo in questa perseveranzia del bene che ci bisogna. Bisogna due cose:

La prima, bisogna che sia dritta inverso a Idio4.

Siconda, sia buona.

La prima, dico, bisogna che a volere perseverare una cosa, ella sia dritta inverso Iddio. E chi

  1. Vale a dire, il mio detrattore, od avversario, ed io. Tutta questa esortazione ad esser pazienti e benevoli co’ propri nemici, è cristianamente sublime.
  2. Non così nella Volgata al Salmo xcij, vers.5, che dice: Testimonia tua credihilia facta sunt nimis.
  3. Salmo cxviij, vers. 96.
  4. Diversa lezione è questa del Cod. Pai.: La prima, dico, bisogna che a volere perseverare una cosa, ella sia dritta inverso di Dio.