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fatta di robbaria, d’usura, e del sudore de’ contadini, e del sangue de le vedove, e de le mirolla de’ pupilli e I degli orfani. Chi pigliasse una di quelle cioppe e premessela e torcessela, ne vedresti uscire sangue di criature. Oimmè, non pensate voi che crudeltà è quella, tu vestirti di panni che colui ha guadagnati, e lui si muore di freddo! E tu dici: — Il mio padre è molto ben ritto e rico: hammi date le dote molto magne, e le gote non del suo guadagno. E non ti pare che e’ sia ritto? — Sì, col capo di sotto. Se ’l marito d’una così fatta, facesse quello che dovarebbe fare, le cose andarebbeno meglio che elle non vanno. Sai che dice nel Levitico a xij cap.?1 Vestis leprosa comburatur: dice che — La veste lebrosa si cacci in sul fuoco. — Non vedi che questa veste che tu hai in dosso, è con sangue? Noi vedi tu? Iddio ha comandato che ella sia messa in sul fuoco. Non vedi tu che questa casa è venuta di ma’ guadagni? Se tu il vedi e ’l conosci, non la portar più. Anco in altro luogo, pure nel Levitico:2 Vestis mixta sanguine cibus ignis: — La vesta che è intrisa nel sangue sia messa al ardere nel fuoco. Vuol dire, i vestimenti che so’ venuti di mal guadagno, non si debbano portare. Se tu puoi sapere che di mal guadagno sia venuta, non la portar più; che se tu la porti, guardati che tu non capiti come quello rico ch’io t’ho conto: qui induebatur purpura et bysso, mortuus est et sepaltus est in inferno3: Colui che vestiva di vestimenta di porpora, che è di co-

  1. È citazione sbagliata, e non appartiene questo passo forse a verun Libro della Bibbia.
  2. Ed anco qui è un errore di citazione. Il passo si legge nella Profezia di Isaia, cap. nono, verso 5, e nella Vulgata sta così: Vestimentum mistum sanguine erit in combiustionem, et cibus ignis.
  3. Vedi la nota 1 alla pag. 193.