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dere se è vero? I vestimenti vostri, o donne, io ho udito che gli uomini se gli fanno per loro e recanseli al loro dosso, poi che voi non gii potete portar voi^ e per as- settargli al loro dosso egli si gitta e si perde di molto pan- no e seta. Doh, immè, misuratevi, misuratevi un poco! Pen- sa se si confà a te questo vestire. Ode in santo Matteo a xj cap.: Qui mollibus vestiuntur^ in domibus regum sunti — Colui che si veste di vestimenta preziose, abita^ ne le case de’ re. — Le case de’ re so’ interpretate la casa dei diavoli: e che questo sia vero, tu hai de la loda di santo’ Giovanni, quando egli si vestì di pelle, come dice in santo Matteo al iij cap. ^: Non indutus erat purpura, sed camello: — Non era vestito di porpora, no, ma di ca- mello. — 0 forse che la donna non è vaga de’ vesti- menti preziosi? Che con tutto che sieno conceduti a genti reagii e a gran signori, nondimeno non ci è ninna che non lo’ ’l paia meritare quelli che ella ha, e anco più che ella non ha: e così vanno le cose male. E come di- co de la donna, così vo’ dire anco dell’ uomo: che sarà lino di bassa mano, e ara una arte o uno mestiero vile, e vestirassi onorato per modo, che egli mostrarà di ès- sare uno gran pataffio, e non sarà però altro, che egli sia. Doh, parti meritare questo vestire? Forse dirà disi, ma non dirà così uno giusto giudice. Doh, cittadini sa- nesi, provedete a queste tali cose, chè elle vi fanno di bisogno molto, e non ve ne acorgete ora! Quarto segno di peQato che dispiace a Dio, si chia- ma preziosità, di colui che vuole vestimenti preziosi dii veluti o drappi di seta. Sai che ti dico prima prima? Dico che chi si veste di quello che non appartiene alni,j 1 La Vulgata dice; Ipse autem Joannes Tiabehat vestìmentum de lis camelorum^ et sonam pelìiceam circa lumhos suos.