Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
190 | predica trigesimasesta |
manica che atrascina per terra e le bracciolina n’escono fuore; anco le giornee infrappate a’mbratti! Or aspettarai, chè questo sarà de la siconda1. Queste tali cose dimostrano tutte vanità di pecato, e tu stesso dici che tu hai poco senno, e vai sgrifalando co’ denti.
El terzo signo che dimostra quello che l’uomo è, si è quando tu vai col capo alto, oh, tu v’hai quanta superbia dentro! Non pare che tu possa capire per la vìa! Ricognosceti, pòvaretto, ricognosceti: torna ne la buona via. Così tu, donna, non dimostrare ne la portatura dei tuo’ panni, nè ne lo andare, che tu sia una meretrice; ma vogli portare sì fatto abito, che tu possa e sia giudicata buona e onesta. Dimmi: o se uno ti dicesse quando vai così per via: — oh, tu pari la bella meretrice; — che te ne parrebbe? Non credo che te ne paresse bene. Adunque, fa che tu levi via la cagione che non ti sia detto; fa’ che tu non dimostri d’èssare. E anco a te. madre; non consentire mai che tale abito porti tua figliuola; che so’ molte che se ne gloriano. Nol far più.
Sicondo segno e peccato si chiama varietà. Sai che cosa è varietà? So’ questi vestiri scaccati, racamati, lillati e divisati: tu m’intendi bene; e queste tali cose tu le porti molto volentieri. E sai che dimostra questo? Dimostra che l’anima tua è variata come è il corpo. Vuoi vedere s’io dico il vero? Perchè gli porti tu? Portigli per dare diletto a te? Mai no. Adunque, tu gli porti per dare diletto altrui. Vedi che tu se’ cagione di fare grandissimo peccato, e dì pónare uno grande carico all’anima tua? Dice Ambrosio: Magna insania alienos delectando oculos se ipsum deludere: — Quanta è grande pazzia a dare diletto altrui, e dileggiare sè medesimo! — E Jeremia a
- ↑ Vale a dire, sarà l’argomento della seconda parte.