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predica trigesimaquinta |
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detto. Egli non ha inteso lui, ma noi intendiamo ben noi. Benchè ’l nostro dire in apparenzia paia al contrario l’uno dell altro, non è però altro che uno medesimo effetto. E perchè tu sappi come noi stiamo insieme, elli venne1 a visitarmi. E quando egli venne a me, io l’ho ’nvitai a le pugna, profferendonegli venticinque vantaggio2; e perchè voi crediate che quello ch’io v’ho detto sia bene, io vi confermo e afermo, e dico e ridico, che voi teniate quello ch’io ho detto, e quello che ha detto lui a gloria e onore di Iesu benedetto, e che voi vi racomandiate al suo Nome santissimo, e non pensate nè crediate che fra noi sia niuna diferenzia: e dico ch’io mi tengo lui per padre, e riverir lo voglio come díe fare il figliuolo; però che mai egli a me, nè io a lui demmo contra. E perchè io ti dissi uno di questi dì tanto di questo Nome, ora ti dico com’altre volte t’ho detto. Se nella messa, quando il prete dice el vangelo, elli dicesse: Dixit Iesus Christus discipulls suis; e anco di colui che dice ne la Avemaria: benedictus fructus ventris tui Iesus Christi3; tengo io e credo che sia peccato grande e grave: non t’afermo però che e’ sia peccato mortale. La cagione perchè io credo che sia pecato, si è perchè la santa Chiesa non ha posto che si dica altromenti; e però non avendolo posto, tu nol debbi dire. Non vedi tu
- ↑ Negli altri Codd., viene. Insiste nel ripetere che le dottrine esposte dai due Oratori eran conformi, se pure in apparenza paresse diversamente, non volendo dar malo esempio di polemica e di discordia in materie concernenti alia religione.
- ↑ L’esercizio del pugilato era la giunastica del tempo, a cui s’addestrava con passione la gioventù popolana, come la nobile. Qui l’invito sta a dimostrazione di confidente amicizia.
- ↑ Cioè, ha aggiunto in que’ passi la voce Christus dopo l’altra Jesus.