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a Chiesa, dico che tutti chi ci è impacciato, è scomu- icato de la magiore scomunicazione. Noli mietere falcem i messe allena: — Non méttare la tua falce ne le biade Unii. — 0 cittadino, hàmi inteso? Or io mi scarico me, he sostenuto a dirtelo: se ninno è caricato, il consiglio he si scarichi. Se ci è di quelli die questo abbino fatto, erchi di trarsi adietro e di non farlo più; e ripara ora he se’ vivo: non aspettare il pònto de la morte, chè

)rse vi se’ presso e noi sai. E anco ti voglio agiógoere

Mù: io non dico questo nè per odio nè per ninno modo i voler male a persona, e noi dico per nominare per- dona: dico solo il caso: se voi séte concorsi in questo, i!ie il Giudeo per vostra cagione o per vostro aiuto [ resta a usura qui a Siena, colui che ha consentito col [ io lupino, elli è corso in questa scomunicazione magio- IìKHàmiinteso?—Sì.— vi Ora ti vo’mostrare quello che ne seguita a tenere il f iudeo a casa vostra. Due cose ne seguita: primo, elli guastamento de la vostra città, e secondo ci è la sco- I unicazione del papa, che non ti puoi salvare con essa. " Prima: perchè è guastamento de la vostra città Io

domando prima prima, se tu credi ne la legge di io.—Sì.—Ortidicochesetutipartidaquesta de, tu se’ uno eretico. Idio ha comandato che non si esti a usura. 0 perchè 1’ ha vetato? Perchè elli ha iduto che egli è bene a non prestare. Non vedi tu me elli ci ha fatti cotanti comandamenti negativi, ì 1 Senza ]’ approvaziooe de’Cousig-li della repubblica uoii potevano g*li irei venire in Siena ad esercitarvi T usura. Il Santo allude a qualche re- ite deliberazione di simil fatta. In Siena ne^ Cousig-li popolari le leggi si icevauo co’ lupini bianchi^ respingevansi co’ neri; usanza che tuttora nane. ^ 11 Cod. Pai., della tua città: il Ood. Sen. 6, de la vostra città.