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predica trigesimaquinta 143


elli è morto e sotterrato? Sappi che Idio è giusto indice: elli ti gastigarà a tempo che tu non l’aspettarai; e sarai gastigato e non saprai la cagione. De’ quali pure Isaia dice: Propterea despiciet Dominus civitates et viros1: — Per la qual cosa Idio dispergiarà quelle città e quelli omini, i quali hanno rubbato crudelissimamente — O usuraio, o rubatore, o usurpatore dei pòvaro e del rico, vuole Idio, e puonvi mente, che quello che tu hai robato in robarie, díe tornare [in mala via]: di mala via venne il pepe, e mala via prese. Chi robba coll’usura, chi robba per forza, che può più che quell’altro. Chi robba ne le mercanzie, vendendole più a credenzia che a contanti; chi con falsi e gattivi contratti; chi a un modo e chi a un altro. Oimmè, ch’io ci sento fra voi mille modi illeciti di robbarìe! O città di Siena, guardati ora, ti dico; però che Idio quando non vorrà più aspettare la tua conversione, e elli dirà a uno de’ suoi manigoldi: — Capitano di gente d’arme, te’2 questa città ne le tue mani, e fa’ che tu la spogli, sì che ogni cosa che hanno mal guadagnata, ti venga ne le mani tue. — Io non so s’io so’ stato anco inteso da voi: io m’intendo bene io; come colui che dava a la moglie col saco. E questo è il primo pecato.

Sicondo peccato che esce de l’avarizia si è opressione di vedova, di pupilli e di pòvare persone; chè molti so’ che non sanno dire la loro ragione; molti altri che bene che la sapessero, non possono dire nè favellare una parola. Io t’aviso che Idio non l’ha per bene. Doh, vediamo primo de la vedova e del pupillo. Che dice

  1. La Vulgata bensì dice: proiecit civitates, non reputavit homines (cap. xxxiij, vers. 8).
  2. Cioè, tieni, prendi.