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140 predica trigesimaquinta


o perchè si fanno li Statuti? Quando uno ha fatta cosa per la quale elli merita che di lui sia fatta giustizia, perchè non è bene che ella sia fatta? Doh, cittadini, non la guastate, chè ella è tanto santa cosa! Mia è tanto necessaria ne le città, che non si può bene vivare senza; e ogni volta che ella manca, e Iddio si commuove a ira inverso di quelli che la fanno o lassano mancare. Vuoi vedere come ella piace a Dio? Guarda pure quello1 che dice el Profeta2: Calix in manu Domini vini meri plenus misto. Et inclinavit ex hoc in hoc:... bibent omnes peccatores terrae3. Se voi fate contra a questo, che voi guastiate e atterriate la giustizia, solo per questo Idio vi mandarà grandissimi flagelli, però che Iddio ti dà essemplo come tu debbi fare tu. Dice che il calice di Dio, che elli tiene in mano, che elli l’empie di quello che altri fa; se fa male, elli l’empie del male, e poi il dà bere. A chi credi che ’l dia? Pure a’ pecatori; chè quello che hanno fatto, quello lo’ conviene, bere. Haifatto male? — Sì; — e tu così berrai. E che fa? Fa che chi era alto, diventa basso; chi era rico, diventa pòvaro; chi era amato, è odiato; chi era contento in casa sua, è iscontento in casa altrui; chi era sano, diventa infermo; chi aveva gente assai con seco, non ha ora persona. E questo è che dice: Inclinabit ex hoc in hoc: che quello che egli aveva non l’ha ora più. La cagione non è se non per fare contra a la ragione, contra al volere di Dio, contra a la santa giustizia. Ode se il canta Soffonia profeta al iij cap.: Vae provocatrix, et redempta civitas, columba. Guai a te, cit-

  1. Negli altri Codd.: Ode pur quello.
  2. Cioè, il Re David nel Salmo Ixxiiij, ai verss. 9 e 10.
  3. Segue nei Codd. una breve lacuna: manca infatti la consueta versione dell’allegato testo latino.