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torno a Ierico; va’ intorno a questi beni del mondo mentre che tu ci stai. Poi fa’ che tu abbi sette preti con sette trombette, coll’arca innanzi di Dio. Hai tu posto mente a quello che fa la trombetta? Trombetti, èccene niuno? Tu vedi che quando il fiato entra nella trombetta, e’ non si sente; ma quando e’ n’esce, non fa così; anco fa all’escire un grande busso. Dimostrasi ne la vita nostra: Quia transit mundus et concupiscentia elius:1 — Perchè elli passa il mondo e le sue concupiscenzie. — E’ sette preti significano e’ sette doni de lo Spirito Santo, e’ quali tu puoi ricévare essendoti scalzato da questi affetti mondani; e’ quali doni gli trovarai in Isaia all’xj cap: Requiescet super eum spiritus Domini; spiritus sapientiae et intellectus, spiritus consilii et fortitudinis, spiritis scientiae et pietatis, et replebit eum spiritus timoris Domini: sette doni che so’ dati a coloro che vogliono ben vivare, seguitando le virtù. A noi ci conviene andare in su, a volere andare a lui; come lui cominciò di sopra e venne in giù; chè ci bisogna prima spiritus timoris Domini: lo spirito de la sapienzia. Come disse Davit: Initium sapientiae timor Domini2: — El principio della sapienzia è el timore di Dio. — E noi cominciamo col timore; e questo è il dono che noi riceviamo prima: del quale dice Anselmo in Libro similitudinum: Quia principium timoris est recordium inferni. Or vede s’io dico vero. O donna, quando tu ti cuoci il dito, come tu senti quella pena, subito tu ti ricordi di casa calda, pensando: — oh che pena díe essere quella, a stare tutto sempre nel fuoco! — Così quando tu ti pógni il dito coll’aco, e tu ti ricordi de le ponture de li scarpioni che so’ in quello

  1. Epist. seconda dell’ap. Giovanni, cap. ij,. vers. 17; e nella Volgata. dice: Et mundus transit ec.
  2. Salmo CX, v. 10.