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cittadini, quanto più v’ abassate tra voi, e quanto più vi date adosso V uno contra 1’ altro, tanto séte meno forti; però che dove voi vi dovareste tenere insieme, e l’uno [dice male dell’ altro, e così venite a guastarvi tutti: che guastando V uno 1’ altro, voi verrete a essere cagione voi medesimi del vostro danno, chè non bisognarà che altre genti ci ponghino mano ^ a guastarvi. — E hai già le prime quatro: vediamo ora 1’ altre quatro. Prima cagione dell’ altre quatro si è lussuria e car- nalità viziosa. Sicondo si è il pecato contra natura. Terzo è il mancamento del senno e di buono consiglio. 1 Quarto è il mancamento della santa giustizia, i Al primo: dico che è il pecato de la lussuria e de la vita carnale: del quale vizio e peccato dice Nahum profeta a iij cap.: Fae, civitas sanguinum^ universa mendacii diìaceratione piena! — Guai a la città sanguigna, carnale 0 piena d’ ogni vizio, mancando virtù a tutti, e 1’ uno dare contra all’ altro, pieni di lussuria e di fornicazione. I — Io vi dissi e vi promisi ieri cosa che non vorrei che vi venisse, delli sterminii: ma sapete che vi vo’ dire? E1 fatto vostro è tanto troncato, che fra voi non bisogna se non solo uno solfinello: non vi bisogna altra ésca. E ’ però dico, cittadini miei, che io mi credo ch’e’ saranno 3iù tosto ch’io non pensavo. ^ Elli ve li mandarà subbilo, ìhè non aspettarà molto tempo. Vox tonilrui tui in rota: — La voce del tuo tono à nella ruota. — Io vel dissi eri, che noi siamo a lato a lo sterminio. Doh, voliamo mi vedere più chiaro el detto di Nahum? Vediamo [uello che vuol dire, quando disse: Fae, civitas sanguinum ì. ^ Il Cod. Pai., sHmpaccino. 2 Vuol dire, gli sterminii verranno prima ch’io non pensassi. PRED. VOLO. DI S. BERNARDINO - Vol. III.O 9