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predica trigesimaquarta 103


vi lassaro1 nulla, che lo spogliarono sì che insino a l’uscio, insino a’ palchi hanno arso e brugiato2.Peggio, che se trovano niuno che difenda quella robba, s’ameschiano insieme, e talvolta so’ sbudellati coloro che hanno stentato sempre mai a guadagnare quella robba. Et cruciatus eorum ut cruciatus scorpii cum percutit hominem. E qui hai veduto i peggiori fare stentare: vede la terza.

La terza comessione che lo ’fu fatta si è de’ pessimi fare desperare. Et desiderabant mortem, et fugiet mors ab eis. Dice che — disideraranno di morire, e la morte fuggirà da loro. — Ma chi volesse sapere quando e’ sarà questo, cerca nel Libro de’ Re primo, al iij cap., dove vedi Samuel quando dormiva nel tempio, el Signore il chiamò. Non erat visio manifesta: — Non era la visione manifesta; — anco era oscura. Così dico a te, che el quando, questo nol sa se non solo Iddio: solo a luì è lecito il saperlo [e non vuole che altra persona el sappi. Tu puoi bene affrettare il tempo, ma non saperlo]3. Se vuoi che il tempo sia presto, o donna, fa’ che tu non guasti niuno de’ tuoi vestimenti; però che ’l tempo pur díe venire, facendo come tu fai. Fa’ che frate Bastone gli truovi tutti schietti; però che elli li vorrà per la gente che elli menarà con seco. Oh, quanti ci saranno de’ malcontenti, de’ gattivi e de’ peggiori gastigati! E’ pessimi disperaranno e dimandaranno la morte, ricordandosi del tempo d’oggi; che diranno: — se noi avessimo creduto a quello che ci fu detto, noi non saremmo sì male capitati! — E vedrannosi in tanto stento, che disideraranno la morte; come oggi ce ne so’ ancora

  1. Il Cod. Sen. 6, lassano, e subito dopo, spogliano.
  2. Negli altri Codd., dibruciato.
  3. Per error di menante mancano queste parole ad ambedue i Codd. Senesi.