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predica trigesimaquarta 99

nare su per pagare i soldati, o vero che te la torranno per forza. Voglia Iddio che questo non vi intervenga, che ne temo.

Punirà anco Iddio per giustizia sua il pecato de la superbia. Volevi èssare maggiore che colui, e colui maggiore di te; e per questo veniste in discordie l’uno all’altro, e voi stessi séte stati cagione de la bassezza vostra, e ora nè l’uno nè l’altro non è grande, nè mezzano. Or voglia Idio che ben la cosa vada! È punito anco l’altro pecato di colui che ha de la robba e vive in delizie. So’ in richezze e in istato, alti e ritemuti? Colui che è più basso, e non ha nè robba nè uffizi nè dignità ninna, e entrane in accidia e poi viene in peccato d’ira, e comincialo a nemicare e a volergli male; e colui vuol male a lui: per questo nasce guerra e discordia. Viene poi per questo caristia1 in grandissima quantità, che non si truova che mangiare senza scandolo grandissimo o di morte o d’altro; però che la robba sarà in poche case; e se non la pongono su2, v’è pericolo di morte.

Hai veduto gastigare il vizio de la gola, che dove avevi de la robba assai, ora non hai il tuo bisogno. Avevi el pane perfetto e buono, ora nol puoi avere pur d’orzo.

  1. Tanto il Cod. Sen. 6, quanto il Cod. Pai. leggono, cari: voce che con questo significato si trova usata sempre al singolare.
  2. È la terza volta che ricorre in breve spazio questa locuzione, ed è evidente che il Santo l’accompàgnava con un gesto che additava in qual direzione della città era il luogo, dove la roba si metteva in pegno. In questo tempo non esisteva in Siena Monte di Pietà, istituito poco più che quarant’anni dopo dal b. Bernardino da Feltre; ed erari gli Ebrei che esercitavano quest’industria; e uno specialmente vi acquistò tanta nomea, che al vicolo dove abitava, non lungi dalla Piazza del Campo, ed a cui forse alludeva il Santo, lasciò la denominazione di Vicolo dell’Ebreo. In breve troveremo con questo significato la frase, Porre al giudeo.