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98 | predica trigesimaquarta |
sapete che quella è la casa chiamata de la Vergine Maria; sì (ihe ella vi ritiene in casa sua, perchè voi facciate quelle ribaldarle! Timete Deum, timete Deum, se non, voi sête già mal capitati. Io t’ho detto, dico e dirò, e così t’hanno detto gli altri predicatori insino agli apostoli, Iddio punirà tutti i peccati che si fanno. E però io ho detto a te, Siena, che per tanta pace e tanta abondanzia e tanta fertilità, tu se’ caduta in cinque pecati, de’ quali aspetta fermamente che tu sarai punita. Vede che t’averrà! Prima, per lo pecato de la gola tu sarai punito ne la gola; chè come tu hai âuto divizia d’ogni bene de la terra, allora per la guerra e tu ne patirai fame e stentarai, là dove tu n’avevi in abondanzia. Dirà Iddio: — io te ne diei in abondanzia; non sapesti mantenerlo e non riconoscesti da me, e non ti guidasti come io t‘ho comandato; anco volesti seguitare le disonestà e andare per la via del diavolo: e tu ne patirai fame, che non n’ârai a’ tuoi bisogni. —
Punirà Iddio anco il peccato de la lussuria; che là dove tu non avevi il pensiero in altro che in vizio di carne e broda, e contentavi la tua donna di ciò che ella ti domandava, facendole ora questo vestire, ora quell’altro; ora non ârai più il pensiero a quello, anco ârai il pensiero a véndarlo o a impegnarlo per li bisogni tuoi, non ricordandoti del pecato che tu hai fatto con lei in vergogne e in vituperi grandissimi, non tenendola1 come donna, ma come una ribalda.
Punirà anco Iddio il pecato che tu hai commesso della avarizia. O tu che hai guadagnata la robba e ragùnatola d’ogni mal contratto, sforzato, robato il pòvaro in ogni modo che tu hai potuto, ora te la converrà pó-
- ↑ Il Cod. Pal., tenutola.