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2 | predica trigesimaprima |
che ci so’, che è cosa necessaria; e quello che ârei detto, ârei detto a quelli che non ci so’. Elli si dice: sapientis est mutare propositum: — Elli è senno alcuna volta di mutarsi di proposito. — Oltre: a le mani. Tre perseveranzie si possono vedere de le prealegate parole:
La prima, intelligenzia in sapere.
Siconda, in volontà, in volere.
Terza, in facultà, in potere.
Qui autem perseveraverli usque in finem, cioè che sappi far bene e vogli far bene e possa far bene, hic salvus erit, colui sarà salvo. Elli ci conviene vedere uno testo scritto, ad literam accordandosi col Vangiolista; e però intendelo e imparalo. Guarda Giovanni ne la su’ Apocalipsa al ij cap. a la quarta Chiesa, che dice così: Qui vicerit, et custodierit usque in finem opera mea, dabo illi potestatem super gentes, et reget eas in virga ferrea; et tamquam vas figuli confringentur, sicut et ego accepi a Patre meo; et dabo illi stellam matutinam. In volgare dice così: — Colui che vincerà, e guardarà insino a la fine l’opera mia, cioè i miei comandamenti, io gli darò potenzia sopra a le genti, e reggiaragli in verga di ferro (tu sai che la verga del ferro è infressibile e sta ritta) e saranno rotti come vasi di figolo, cioè come vasi di terra, come i’ ho ricevuto dal mio Padre, e darò a loro la stella mattutina. — Come dice el Vangelista, così simile s’acorda costui, cioè el sapere, el volere e ’l potere.
Prima, al potere, perseverante giustizia.
Sicondo, al volere bisogna perseverante bontà.
Terzo, al sapere bisogna perseverante verità.
A potere, giustizia; al volere, bontà; a sapere, verità. Prima, al potere, la giustizia: bisognaci sapere e fare due cose: la prima, fare il bene; la siconda, lassare il male. E che ti pare che sia altro la giustizia, se non