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che ci so’, che è cosa necessaria; e quello che àrei detto, arei detto a quelli che non ci so’. Elli si dice: sopientis est mutare propositum: — Elli è senno alcuna volta di mutarsi di proposito. — Oltre: a le mani. Tre perseve* ranzie si possono vedere de le prealegate parole: La prima, intelligenzia in sapere. Siconda, in volontà, in volere. Terza, in facultà, in potere. Qui autem perseveraverli usque in finem^ cioè che sappi far bene e vogli far bene e possa far bene, hic salvus erit^ colui sarà salvo. Elli ci conviene ved»-ìre uno testo scu’itto, ad lideram accordandosi col Vangiolista; e però intendelo e imparalo. Guarda Giovanni ne la su’Apoca- lipsa al ij cap. a la quarta Chiesa, che dice così: Qui vicerit^ et custodierit usque in fìnem opera mea, dabo UH po- testatem super genteSy et reget eas in virgaferrea-^ et tamquam vas ftguli Gonfringentur sicut et ego accepi a Patre meo^ et dabo illi stellam matutinam. In volgare dice così: —Colui che vincerà, e guardarà insino a la fine 1’ opera mia, cioè i miei comandamenti, io gli darò potenzia sopra a le genti, e reggiaragli in verga di ferro (tu sai che la verga del ferro è infressibile e sta ritta) e saranno rotti come vasi di flgolo, cioè come vasi di terra, come i’ho ricevuto dal mio Padre, e darò a loro la stella mattutina. — Come dice el Vangelista, così simile s’ acorda costui, cioè el sapere, el volere e ’l potere. Prima, al potere, perseverante giustizia. Sicondo, al volere bisogna perseverante bontà. Terzo, al sapere bisogna perseverante verità. A potere, giustizia; al volerò, bontà,* a sapere, ve- rità. Prima, al potere, la giustizia: bisognaci sapere e fare due cose: la prima, fare il bene; la siconda, lassare il male. E che ti pare che sia altro la giustizia, se non