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tanto il diletto, nè l’amicizia. Basta un tempo a questo modo; ma poi se ella inferma, allo spedale ne vai. Come tu ingiallarai, non v’ è più amicizia, però che non v’ è nè diletto, nè utile. Un’ altra amicizia è, quando tu hai il diletto solo, senza l’utile e senza l’onesto; e sai qual è? E quello di colei, o di colui che tu tieni per amico, o per amica che dice: — io ti servirò di ogni cosa che io sapessi o potessi, e tu non hai il pen- siero, se non d’ avere il tuo diletto. — Questa è ami- cizia attaccata da uno lato solo; e se pure ti servisse come dice, sarebbe attaccata da due lati. Anco questa non è la vera amicizia: la vera amicizia vuole èssare attaccata da tre canti. E sai quale è? E F amicizia di Dio, la quale ha in sè Futile e il dilettevole e l’onesto. Tutte F amicizie che tu ci vedi, so’ attaccate da uno o da due lati, ma sola quella di Dio è attaccata da tre. Adunque considera quanto è grande F utile e il dilette- vole e l’onesto di questa vera amicizia. Oh! oh! oh! Con- sidera ora tu! E però, 0 uomo, et simile tu, donna, fa’ che cerchi queste tre proprietà, quanto tu puoi, e mai non ti pen- tarai di ninna operazione che tu facci. Vuoi maritare bene la tua figliuola? E tu, uomo, vuoi pigliare donna? — Sì. — Or fa’ che queste tre cose sieno nella donna, e anco nell’uomo^ e vedarai quanta smisurata amicizia sarà infra questi due. Vuo’lo vedere? Se tu, marito, hai una che sia buona, sia bella, sia savia, sia di buono pa- rentado, tutta moderata, con amore di Dio e del prossi- mo; oh, quanto la dovarai amare! Se ella è piena di carità, di speranza, di fede, d’umiltà, di dirittura, di sof- ferenza; è piena d’ ogni virtù che si può numerare, e oltre a questo, atta ad avere figliuoli; oh! quanto debba èssare grande tale amicizia, ponendo le simili cose èssa-