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76 | predica decimaottava |
Qui male agii, odit lucem:1 — Colui che fa male, ha in odio la luce. — Basti a questo.
Quarto amore è consigliante. Di questo amore sarebbe da dirne uno dì, di tutti i Consigli che voi fate in questo vostro palazzo2, ma per istamane noi ne diremo pure del consigliare il dubitante, chè talvolta uno consiglio a uno dubitante sarà suffìziente di cavarlo della mala via, e ridurlo a buona, con due parole che tu li dica. Sai che ti ricordo? Fa’ che mai tu non consigli che uno torni a dietro3, volendo lui andare alla religione; che se le tue parole âranno tanta forza che tu il facci tornare a dietro del suo proposito, tu sei tenuto a restituzione a quella religione d’uno che tu l’hai tolto; e se elli capita in ninuo pericolo, tu ne se’ cagione tu. E questo è uno gattivissimo mal mendo4 che voi secolari usate. Non so già vedere la ragione, se non che ogni simile apetisce il suo simile. Chè colui che insegna di stroppiare colui5 che non entri6 alla religione, ti mostrarà i pericoli che in essa religione so’, e non li dimostra i pericoli del mondo. Va’, vede Scoto quello che n’ha detto7. Io ti dico che chi ha consigliato uno che non entri a la religione8, elli ha tolto colui a quella religione, et è tenuto a farvelo ritornare, se elli può. E se elli non può, elli è tenuto a entrarvi lui in suo luogo,
- ↑ Vangelo di san Giovanni, cap. iij, vers. 20.
- ↑ Vuol dire; e ci sarebb’anche da ragionare una giornata di tutti i Consigli che si tengono nel palazzo del Comune.
- ↑ Qui e poco dopo il Cod. Pal. legge, a dirietro.
- ↑ Il Cod. Sen. 6 e il Pal., mal modo.
- ↑ Ossia, storpiare, che qui significa, impedire, porre ostacolo.
- ↑ Il Cod. Pal. dice, di stroppiare che uno non entri ec.
- ↑ Il Cod. Pal.: vede quello che Scoto n’ha detto.
- ↑ E il Cod. Pal. invece: chi ha isconsigliato che uno non entri in religione ec.