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i^ui male agii, odit lucem:^ — Colui che fa male, ha in odio la luce. — Basti a questo. Quarto amore è consigliaiite. Di questo amore sa- rebbe da dirne uno dì, di tutti i Consigli che voi fate in questo vostro palazzo ma per istamane noi ne diremo pure del consigliare il dubitante, chè talvolta uno con- siglio a uno dubitante sarà suffìziente di cavarlo della mala via, e ridurlo a buona, con due parole che tu li dica. Sai che ti ricordo? Fa’ che mai tu non consigli che uno torni a dietro volendo lui andare alla reli- gione^ che se le tue parole àranno tanta forza che tu il facci tornare a dietro del suo proposito, tu sei tenuto a restituzione a quella religione d’uno che tu l’hai tolto; e se elli capita in ninno pericolo, tu ne se’ cagione tu. E questo è uno gattivissimo mal mendo ^ che voi seco- lari usate. Non so già vedere la ragione.se non che ogni simile apetisce il suo simile. Chè colui che insegna di stroppiare colui ^ che non entri ® alla religione, ti mo- strarà i pericoli che in essa religione so’, e non li dimo- stra i pericoli del mondo. Va’, vede Scoto quello che n’ ha detto ^ Io ti dico che chi ha consigliato uno che non entri a la religione elli ha tolto colui a quella re- ligione, et è tenuto a farvelo ritornare, se elli può. E se elli non può, elli è tenuto a entrarvi lui in suo luogo,

  • Vangelo di san Giovanni, cap. iij, vers. 20.

2 Vuol dire; e ci sarebb’a/nche da ragionare una giornata di tutti i Consigli che si tengono nel palazzo del Comune. 3 Qui e poco dopo il Cocl. Pai. legge, a dirietro. ^ Il Cod. Sen. 6 e il Paimal modo. 3 Ossia, storpiare.^ che qui significa, impedire, porre ostacolo, fi 11 Cod. Pn7. dice, di stroppiare chetino non entrile. 7 II Cod. Pai.: vede qìiello che Scoto n’ ha detto. fi E il Cod. Pai. invece: chi ha isconsipliato che uno non entri in religione ec.