Pagina:Bernardino da Siena - Prediche volgari II.djvu/81


predica decimaottava 73

ba, dicendo:1 elli verrà anco tempo che elli te la rendarà; e se non te la rendarà lui, e Cristo te la rendarà nell’altra vita, se arai pazienzia. In questa e così in tutte le sue adversità il debbi consolare colle parole operative. Oh quanto so’ utili queste tali parole a colui che è passionato! Che talvolta potrebbe èssare in una disperazione, e con tue quatro parole il fai tornare a Dio.2 E con tutto che piacci a Dio questi tali consolatori, anco so’ talvolta utili a loro propri, chè hanno tanta forza, che eziandio a colui che è nimico il fa benivolo. Ode nello Eclesiastico al vj cap.: Verbum dulce multiplicat amicos, et mitigat inimicos: — La parola dolce moltiplica gli amici, et anco mitiga i nemici. — E questo si può vedere quanta utilità aoperi talvolta uno colle sue parole; che talvolta saranno due et avaranno diferentia insieme, e uno di questi cotali si mettarà in mezzo con sue parole dolci, e furagli di subito amici, et in fine l’uno e l’altro ne gli vorrà bene. Oh quanto sta bene a uno uomo e a una donna avere una lingua piacevole, atta a fare piegare il cuore subito come aspetta d’udire, chè subito il fa rimuovare d’animo!3 Di costoro è detto nella Sapienzia:4 Lingua placabilis lignum vitae: — La lingua piacevole cor una dolcezza e una soavità è legno di vita. — Tu vedi l’utilità che può fare una parola sola al tribolato. Donna, hai in contrada niuna amalata o niuna tribolata o niuna imprigionata o in

  1. È sottinteso; consolalo.
  2. Il Cod. Pal.: con ine quattro parole a colui che è appassionato, il fai tornare a Dio.
  3. Così nei Codici, meno che nel Cod. Pal., dove lamentandosi in questo passo la mancanza dì molte parole, la lezione riesce anche più imperfetta.
  4. Qui ancora è errore di citazione: non nella Sapienza, ma nei Proverbi, cap. xv, vers. 4.